Cavour – Rocca Duathlon 2016: La Gara Che Non Ci Sarà’!
...è possibile fare una nuotata in una piscina senza acqua oppure giocare una partita di calcio senza pallone? Evidentemente no e questa è la situazione nella quale si sono venuti a trovare le ASD Podistica Valle Infernotto e Cuneo Bike nel momento in cui le strutture preposte della Città Metropolitana hanno comunicato, con tanto di prescrizioni e minacce di sanzioni, che la Rocca di Cavour si può percorrere esclusivamente sulle strade asfaltate….e fare svolgere il campionato regionale Uisp di Trail Duathlon sull’asfalto rappresenta, almeno per noi, un ingestibile ossimoro sportivo.
E dire che le premesse per una bella manifestazione sportiva c’erano proprio tutte ad iniziare dalla consueta cornice di Rocca Duathlon ovvero la manifestazione fieristica “Tuttomele”.
La gara sarebbe giunta alla 4° edizione senza che le precedenti avessero determinato problemi di sorta specie in relazione alla tutela dell’ambiente.
“Così, questa gara non s’ha da fare” è stata la sorprendente sentenza. Gli organizzatori sono da anni abituati a confrontarsi con problemi economici, tecnici ecc. sempre superati con l’entusiasmo della passione sportiva ma la lotta impari contro i mulini a vento della fredda burocrazia non era stata messa in conto….e 50 (cinquanta) atleti che percorrono i sentieri della Rocca o, perlomeno, le piste sterrate rappresentano sicuramente un rischio mortale per l’area ambientale cavourese (!?!).
Archiviamo, quindi, con rammarico l’edizione 2016 del Rocca Duathlon scusandoci con tutti gli amici – atleti che ama(va)no questa manifestazione sportiva.
Le contraddizioni insite nella gestione dell’area protetta sono evidenti ai cavouresi ma meno a chi vive l’ambiente dai preposti uffici Metropolitani o Regionali. Sicuramente queste contraddizioni non sono utili ad avvicinare le Istituzioni a chi vive le realtà territoriali e che subisce continuamente solo fredde imposizioni. Occorre sempre ricordare che secoli di gestione di “buon senso” del territorio da parte della popolazione che lo vive ci ha consegnato una Rocca in splendide condizioni ambientali pur in assenza di “dotte” supervisioni.
Trentacinque anni di politica dei Parchi nello specifico della Rocca di Cavour non hanno ancora dimostrato di sapere fare altrettanto tra cambi di gestione, cambi di indirizzo e palesi contraddizioni…solo minacciose imposizioni che espropriano la comunità locale di qualsiasi coinvolgimento nelle decisioni operative. E sul terreno della tutela ambientale la stessa comunità potrebbe, se non insegnare, perlomeno suggerire qualche cosa….solo che ci sia la volontà di “ascoltare” e non esclusivamente quella di “prescrivere”.
Carlo Degiovanni