Pame Pame (Corri Corri) Atletica Valpellice & San Pio X Mantova alla Maratona di Atene The Authentic Marathon
L’idea della Maratona di Atene ci è venuta a marzo di quest’anno; in quel periodo non avevamo fatto gare di più di 10-11 chilometri ma io ed Ivo volevamo darci un obiettivo prestigioso per la nostra prima stagione agonistica e così il pensiero è andato sulla Maratona di Atene, la Regina delle Maratone. Inizialmente da Dario otteniamo un disco rosso: “non ce la farete a portarla a termine”ma poi anche lui si convince e ci dà disco verde: “avete 8 mesi di tempo per prepararla bene, ce la potete fare” e così non solo io e Ivo ci iscriviamo alla nostra prima maratona ma con noi si iscrivono anche Dario e Anita, la spedizione è così composta: Ivo Gilli, Dario Franco e Anita Tron dell’Atletica Val Pellice e Alessandro Savoia della Polisportiva San Pio X di Mantova.
Per i neofiti Ivo e Alessandro la preparazione comincia a luglio, dopo alcune ricerche e richieste di consigli optano per il programma di Jeff che in 12 settimane di preparazione li avrebbe condotti a fare la loro prima maratona in 4 ore
con non pochi sacrifici. Percorso ad ostacoli nelle settimane di preparazione prima con dolore muscolare alla spalla poi con la rovinosa caduta nella 5 laghi di Ivrea e il quasi soffocamento con il gel nella stessa gara.
Per non parlare poi della pazienza delle rispettive compagne che portate all’esasperazione per le troppe uscite, non vedevano l’ora che arrivasse il grande giorno. I veterani Dario e Anita invece vanno a sentimento e sfruttano la loro maggior esperienza per prepararsi divertendosi con corse a
Mandato in avanscoperta Ivo con la macchina per la mappatura del percorso si intuisce subito che sarà dura. 20 km di salita ininterrotta su quello che sarà denominato THE WALL (maledicendo Filippide che nel 490 a.c. avrebbe corso ininterrottamente da Maratona ad Atene per annunciare la vittoria dell’esercito Greco contro i Persiani nella omonima battaglia di Maratona). Ma cercando di non emulare la fine che fece il povero Filippide, morto per lo sforzo all’arrivo ad Atene!!
Sale l’agitazione e (finalmente) arrivano i giorni della gara, Dario, Alessandro e Anita partono dall’aeroporto di Bergamo il venerdì destinazione Atene mentre Ivo li attende già sul posto; il venerdì pomeriggio appena sbarcati subito diretti all’Expo Marathon per il ritiro pettorali e per visitare gli stand della fiera dove Ivo perde già la testa e cerca di agganciare le standiste ateniesi (che adispetto di quel che si pensa non sono pelose con i baffi …).
In barba alla dieta dei salutisti ci sfondiamo subito di pesce da O’ CAZZOS (che non è una parolaccia ma solo il nome del locale) il venerdì sera. A seguire Cipuro e Ouzo per aumentare il tasso alcolemico del pre-gara.
Sabato libero all’insegna dello shopping e dello svago. Alle 5 del pomeriggio la tensione sale a livelli insopportabili e la truppa si riunisce per cena (quella che Ale ed Io pensavamo fosse l’ultima).
La serata pre-gara ha due obiettivi: primo cercare un locale dove poter mangiare pasta a prezzi abbordabili e soprattutto con poco condimento (impresa ardua) e secondo organizzarsi per il trasferimento l’indomani mattina allo stadio di Maratona: oltre 200 pullman trasferiranno gli atleti da Atene a Maratona la mattina presto e ci si accorda per trovarsi alla fermata Evangelistos alle 6.15 (visto che non pernottiamo tutti e quattro nello stesso hotel).
Nottata agitata con Alessandro nel letto matrimoniale (amorevolmente condiviso) che si gira e rigira tutta la notte.
Alle 6.15 si trovano solo Ivo e Alessandro; Dario e Anita pensano bene di farsi un po’ di strada a piedi dall’hotel verso Maratona per accorgersi dopo un po’ di aver sbagliato strada (che strano che non ci sia nessun atleta per la strada), tornano indietro sui loro passi ed ecco che trovano un fiume di atleti dirigersi verso la fermata di Piazza Syntagma. I nostri quattro si dividono subito con scarse probabilità di rincontrarsi a Maratona alla partenza. Il life motive della mattinata era la mancata Tazzata di Alessandro che ha accompagnato il lungo viaggio verso Maratona…
Il trasferimento in pullman percorre la superstrada da Atene e Maratona che si dovrà percorrere di corsa in senso contrario e così gli atleti hanno la possibilità di vedere bene le salite che liaspetteranno; la preoccupazione sale e così il timore di non poter vivere i sogni di gloria. Giunti allo stadio, Ivo e Alessandro scendono dal pullman e vengono subito sommersi da centinaia di atleti che vagano a sinistra e a destra alla ricerca dei bagni chimici. Finalmente lo “stimolo miracoloso libera Alessandro del fardello in 3 manche (vincerà la gara a punti delle bush toilette). Nel frattempo l’occhio di lince di Ivo scorge in lontananza Dario e Anita che scendono da un altro pullman, i nostriatleti si sono ricongiunti e così si dirigono verso le griglie di partenza. Dario e Anita partono in griglia 4, subito dietro i militari; Alessandro e Ivo in griglia 8 subito davanti ai camminatori, in fondo al gruppo! La folla di atleti è tale (all’arrivo saranno 12000) che Dario entrando in griglia, dopo avere buttato in un cassonetto una bottiglietta di Sali si gira e imbarca un paletto di ferro che lo lascia senza fiato per alcuni secondi (dopo un’ energica ravanata ai gioielli di famiglia appura che tutto fosse a posto), ma la folla impietosa lo risucchia in griglia; Ivo e Alessandro invece in fondo al gruppo cercano la griglia 8, ma dopo la griglia 7 … non c’è nulla! Solo i bagni chimici! Altroché fondo del gruppo!!! Fine del Universo conosciuto!!
La corsa comincia: alle 9:00 parte il primo gruppo dei top runner, poi segue la seconda griglia a 30” di distanza; Dario e Anita in griglia 4 partono con 6 minuti di ritardo; intanto gli atleti in griglia 8 stanno ancora cercando di capire da dove dovranno partire. La griglia 8 parte alle 9:24 e Ivo e Alessandro ne vedono di tutti i colori, dagli atleti cinesi che con la videocamera filmano tutto e tutti (con la canna per i selfie), greci che corrono con l’armatura di ferro, atleti che corrono a piedi nudi o in infradito, altri con cartucciere di gel alla vita ma che corrono talmente piano che camminando si va più forte. Sembrava di essere capitati nella sfilata in maschera per Carnevale.
Ivo e Alessandro adottano una strategia di gara molto oculata: partire cauti per non farsi prendere dai primi km in leggera discesa, affrontare la salita a ritmo costante senza strappi, per poi aumentare il ritmo dopo il 30° km quando ricomincia la discesa, un gel al decimo, al ventesimo e al trentesimo, ma la tavoletta (detta LA BOMBA) quando??
Intanto che Ivo e Alessandro superano centinaia di atleti partiti nelle griglie precedenti, Dario e Anita partiti un po’ allegramente incappano dopo il 15° chilometro nei primi imprevisti. Anita si ritrova con un bozzo sotto la pianta del piede si ferma a bordo strada per togliersi la scarpa, Dario dopo un po’ si accorge di correre da solo e si ferma ad aspettarla e un corridore lo supera incitandolo in tedesco, forse voleva dire “coraggio, forza …… è ancora lunga ma c’è la puoi fare” oppure “tranquillo che fra cento metri ci sono gli infermieri…”; per i successivi 15 chilometri, lo stesso copione, Anita che si ferma per sistemarsi la calza per ben quattro volte e Dario che ogni volta la incita dicendo “se andiamo avanti così, Ivo e Alessandro ci raggiungono”.
Giunti al 35° chilometro, ormai entrati in Atene e superato l’ultimo insidioso sottopassaggio, Ivo preso dallo sconforto per la fatica si lascia uscire dalla bocca un “non ne posso più …” . Nemmeno la vista della runners Belga che li ha superati fa tornare l’energia (che aveva una dotazione si serie non indifferente – gommata con una sesta) e così è arrivato il momento della tavoletta che permetterà a Ivo e Alessandro di aumentare il ritmo ed arrivare al traguardo dello stadio Panathinaikos a braccia alzate; hanno vinto la loro Maratona: arrivare al traguardo e anche dignitosamente.
Ultimi km che sembrano infiniti … spinti dal vento e dalla folla calorosa verso il tanto agognato traguardo. 42.915 mt e 6 mesi di allenamento.
Tanti sacrifici tanto sudore versato. Impensabile solo un anno fa quando acquistammo le prime scarpe da running. Prima sogno adesso realtà!
Per Anita un grande risultato, 4° di categoria negli F60-64; Dario apre il turbo nel finale e conclude 203° di categoria negli M55-59.
Alessandro Savoia 3858° assoluto in 4:11:50, net time 4:11:32
Ivo Gilli 3859° in 4:11:50, net time 4:11:31
Dario Franco 4197° in 4:15:26, net time 4:15:04
Anita Tron 4251° in 4:16:02, net time 4:15:40.
Ora non resta che pensare a quale sarà la prossima fatica.
By Alessandro e Ivo