20/07/2022 Courso de le Braie Giaoune
OSTANA AVRA’ ANCHE LE “BRAIE GIAOUNE” MA LE MAGLIE SONO GIALLONERE!
È ora di “finiamola” con le cosiddette “non competitive”: un escamotage di inizio secolo per organizzare corse – gare a tutto tondo evitando di pagare tanto esosi quanto iniqui balzelli di approvazione federali in cambio di niente. Nei fatti di “non competitivo” c’è nulla nelle sudate serale che popolano i nostri paesi, pianeggianti o montani che siano.
Nel fresco serale di un mercoledì 20 luglio baciato, in quota, da due provvidenziali innaffiate pre gara, Ostana ha dato dimostrazione dell’assunto sopra descritto: gara vera, frequentata da campioni e comprimari veri ognuno con un solo obiettivo: competere!
E così anche la Courso de le Braie Giaoune di Ostana ha ripreso la sua danza tra sentieri e splendide borgate dopo due anni di sospensione per cause a tutti note.
Sono saliti in 87 nello scrigno montano della Valle Po per misurarsi sul tracciato di 6 km con i suoi 419 metri di dislivello e tra loro c’erano campioni a tutto tondo capeggiati dal meglio che sanno offrire Atletica Pinerolo e Podistica Valle Varaita.
Sono stati i colori giallo nero di questi ultimi a brillare in vetta alle due classifiche previste: Simone Peiracchia al maschile in 26’27” e Francesca Ghelfi al femminile in 29’15”.
A completare il podio maschile il colore blu della Atletica Pinerolo con Diego Ras (27’25”) e Lorenzo Becchio con lo stesso tempo gravati, nella loro prestazione atletica, dalla salita in bici ad Ostana fatta per risparmiare la quota di iscrizione come dettame del sintetico regolamento di corsa.
Il giallo – nero trionfa, però, a tutto tondo nel podio femminile dove, a fare compagnia alla vincitrice, salgono Martina Chialvo (34’28”) e Liliana Gervasone (39’16”).
Ad organizzare il meeting sportivo, onorato dalla presenza di Campioni Italiani di specialità, La Galaberna, Rifugio / Ristorante / Albergo e “Un Po di Pan”, la panetteria local che gioca con il nome del maggiore fiume italiano. Il tutto con il supporto della Podistica Valle Infernotto.
E voi continuate a chiamarle “Non Competitive”, se volete.
16/07/2022 Tre Rifugi Valpellice
TRE RIFUGI VAL PELLICE: MANCANO I RECORD MA LA GARA È DA INCORNICIARE
I TRIONFI DI GIANLUCA GHIANO E FRANCESCA GHELFI
Il fantasma del canalino del Manzol abita la mente, oltre che le gambe, dei 218 protagonisti della 44° edizione della Tre Rifugi Val Pellice. Non il tormento del prima o del durante ma il sapore epico dell’avere fatto conoscenza con la Storia della Marcia Alpina. Affacciati sulla cresta terminale centinaia di persone hanno incoraggiato i salitori intenti a spendere le ultime energie prima della discesa finale. Partecipazione vera, quella degli sportivi ivi presenti, che si sono immedesimati nella gara offrendo agli esausti attori protagonisti acqua e quant’altro fosse utile dopo che il servizio predisposto aveva esaurito le scorte. Storie di sport ed emozioni che dispiegano le ali nei racconti del dopo…
Non solo il Colle Manzol ma l’intero percorso è stato reso vivo dagli incoraggiamenti dei tifosi saliti per un po’ di fresco ristoratore ma soprattutto per celebrare i protagonisti della 44° edizione della Tre Rifugi Val Pellice.
L’assenza di Martin Dematteis, attesissimo e potenziale nuovo recordman, ha segnato l’avvio della immensa giornata di sport: un grave problema meccanico occorso alla sua auto preda delle fiamme nel viaggio verso Bobbio Pellice non ha permesso il suo arrivo in tempo utile per prendere parte alla disfida. Orfana del Campione la gara maschile è vissuta sul duello tra il giovane Gianluca Ghiano (classe 2000) e l’esperto Paolo Bert (classe 1978). I due protagonisti hanno dapprima duellato testa a testa sulla ascesa al Barant e poi ha prevalso la freschezza atletica del campione di Baudenasca. Vittoria, quindi, per il giovane Gianluca (S.D. Baudenasca – 2.08’43”) ma il cronometro, forse, ha risentito della “canicule” che ha accompagnato gli atleti nella mattinata del 16 luglio. Paolo (Pod. Valle Infernotto – 2.12’11) ritrova il crono di inizio secolo segno che l’eterno campione c’è ancora. Lorenzo Becchio (Atl. Pinerolo – 2.18’34) contiene i due battisentieri e conquista a terza piazza.
Completano la Top Five maschile il bibianese Fabio Bonetto (Atl. Val Pellice – 2.21’14”9 ed il Valdostano Simone Olivetti (Atletica Monterosa – 2.23’21”)
A puntare allo sfidante record femminile era sicuramente Francesca Ghelfi (Podistica Valle Varaita), fresca del suo titolo di Campionessa mondiale di Corsa in Montagna. Il riferimento di 2.20’00” si è rivelato troppo ambizioso per la atleta astigiana in fase di recupero dopo le fatiche mondiali. Il suo crono si è fermato a 2.34’02”, tempo comunque utile per vincere la gara. Giulia Oliaro (Atl. Val Pellice) dopo una partenza contenuta ha dispiegato e ali sulla seconda parte del tracciato giungendo al traguardo in seconda posizione con il tempo di 2.44’42”. Martina Chialvo, compagna di squadra della vincitrice e, con lei, detentrice del record a cronometro a coppie, completa il podio olimpico con il tempo di 2.47’28”. A Enrica Scapin (Atl. Val Pellice – 3.10’16”) e Angela Meloni (Atl. Pinerolo 3.18’19) la quarta e la quinta posizione.
Ma che atleta era Claudio Galeazzi, capace di chiudere l’avventura in 2.02’14” nell’oramai lontano 1991? Il suo tempo rimane lì in attesa dell’erede che oggi è mancato. Nella passata edizione con partenza dal Rif. Barbara Martin Dematteis fece registrare 2.03’36”, segno evidente che è lui il più accreditato pretendente al trono. Per adesso lo scettro rimane saldamente nelle mani del Campione di Villadossola.
06/07/2022 CronoRocca Cavour
SULLA PICCOLA ROCCA I GIGANTI SONO BERNARD DEMATTEIS E MADDALENA SOMA’
LA CRONOROCCA CAVOURESE CHIUDE IL DINAFYT VERTICAL UISP 2022
Classifica su www.ficr.it - Foto su www.wildemotions.it
Il Gigante per definizione, al vero, non era in gara ma a Lui va ascritto il merito di avere prima ideato e poi realizzato l’impresa sportiva che spopola da 6 anni sui sentieri delle borgate montane: Omar Riccardi – Vertical Sunsets il binomio vincente.
Dato ad Omar quello che è di Omar tocca parlare dell’avvenimento sportivo che la sera di mercoledì 6 luglio ha messo fine alle “Inutili Fatiche” degli appassionati delle sgasate serali infrasettimanali: la CronoRocca cavourese: 2,5 km per 250 metri di dislivello su di un “monte” alto 160 metri…basta metterci anche la giusta dose di discesa (124 metri).
Hanno risposto all’appello della ASD Podistica Valle Infernotto ben 174 protagonisti (122 M. e 52 F.) dei quali 164 hanno preso il via a partire dalle 19,30 e 10 secondi canonici per questa formula a cronometro individuale.
Iscritte, ma non partenti, le Ghelfi (Francesca e Erika) che avrebbero rappresentato un credibile banco di prova per il futuro in atletica di Maddalena Somà. Impegni mondiali e necessità di recupero fisico hanno fatto venire a meno l’apporto delle primedonne della Podistica Valle Varaita.
Maddalena Somà (Roata Chiusani – 15’57”), con una prestazione strepitosa ha dato qualità e prestigio al podio femminile puntando diritto al gradino più alto del podio in una gara che ha scelto di estendere la premiazione alle migliori 10. Classe 2001, 13° nella classifica assoluta generale e, quindi, un prezioso investimento per il futuro della Corsa in Montagna! Silvia Camusso (17’26”), il gioiello nelle mani di Beppe Audenino, Patron della VigoneCheCorre, ha confermato che oltre al ciclismo può dare molto di più arricchendo il mondo dei penitenti dei sentieri montani. La divisa dell’Atletica Saluzzo ha vestito il terzo gradino del podio occupato da un’altra bella promessa: Irma Chiavazza (18’02”). La Top Five viene completata da Nicole Domard (Atl. Saluzzo – 19’31”) e Morena Almonti (Pod. Valle Varaita – 20’09”)
Bernard Dematteis (Sportification – Fossano) non ha deluso le attese dei numerosi spettatori che hanno popolato i sentieri cavouresi. Il recordman di salita Pian del Re – Monviso è tornato (grazie!) a macinare sentieri e vittorie e il tempo record di 13’14” sta lì a testimoniare un ritorno in gran forma! Lorenzo Becchio (Atl. Pinerolo – 13’59”) è abituato a frequentare i piani alti delle competizioni sportive di vario genere. La lotta per i vertici è stata dura ma lui, come nella passata edizione, sale in seconda posizione. Ad occupare il terzo gradino del podio ancora un protagonista del Monviso (record di salita e discesa e vittoria alla 100 Miglia saluzzese): Paolo Bert. L’infinito campione della Podistica Valle Infernotto impiega 14’23” a vedere la Madonna della vetta. Il podio allungato è completato dal Varaitino Luca Beitone (14’38”) e Fabio Martinat (Pomaretto ’80 – 14’53”).
La prova Cavourese ha definito anche la classifica finale dell’intero Circuito Uisp Dynafit Sunsets 2022: di seguito i vincitori delle varie categorie previste:
Generale Femminile: Silvia Camusso (VigoneCheCorre). Generale Maschile: Angelo Direnzo (Li viol ousitan). J. M.: Garnier Luca (GASM). P/S M: Barale Samuele (Atl. Pinerolo). SA M.: Mina Luca (Runcard). SB M.: Christian Zancanaro (GASM). SC M.: Filippo Pignone (Giò 22 Rivera).
P/S F.: Ras Giulia (S.C. Angrogna). S/A F: Denise Pallavicini (Runcard). S/B F.: Nasi Susanna (Sanfront Atletica). S/C F.: Long Maria (S.D. Baudenasca).
A la prochaine: Carlo Degio
19/06/2022 Laz@Run
Atletica Valpellice alla gara di Pramollo Laz@Run
29 /05/2022 Torre Pellice: Castlus 2022 – 5° prova del Trofeo delle Valli.
29 /05/2022 Torre Pellice: Castlus 2022 – 5° prova del Trofeo delle Valli.
IL RITORNO DELL’INFINITO BERNY DEMATTEIS E LA CONFERMA DI SILVIA CAMUSSO.
La corsa ad inseguimento di Paolo Bert regala emozioni aggiuntive.
Mentre Zegama registrava, sotto l’inusuale sole basco, la vittoria di Kilian Journet i Burgada (quanto sono complicati gli spagnoli…) Santa Margherita di Torre Pellice celebrava, in una giornata dal sapore d’autunno, l’inatteso e graditissimo ritorno ai vertici di Berny Dematteis. L’accostamento delle gare può apparire sacrilego ma solo ed esclusivamente a coloro che non “sanno” della tecnicità delle pendenze del Castlus, in salita o in discesa che siano.
Basta scorrere l’elenco dei protagonisti che hanno messo la firma sulla competizione piemontese per rendersi conto che su quei sentieri è passato il meglio di quanto lo sport delle Inutili Fatiche sa produrre! Ad iniziare da Giovanni Mostachetti (Forestale Roma) che della Marcia Alpina del Castlus conserva il record (57’41”) fin dal 1975: cose dell’altro secolo!
Non una gara qualsiasi né tantomeno un moderno Trail: “solo” 10 km e 1.000 metri di dislivello ma una gara competitiva fino al midollo che troverebbe posto nel calendario delle più intriganti Sky Race, versione moderna e più altisonante delle vecchie Marce Alpine.
Record di partecipazione con 148 iscritti (120 maschili e 20 femminili) comprendenti 19 rinunciatari dell’ultimo momento causa condizioni atmosferiche non ottimali. Tra gli iscritti l’eterno campione Paolo Bert che ha pensato bene di dare spettacolo e trarre ulteriore motivazione dalla partenza ritardata di circa un minuto dal via ufficiale.
Tanti gli atleti (purtroppo) da ricordare ad iniziare dal Campione locale Renè Jallà. Al ricordo di Daniele Buffa è stato dedicato un premio speciale offerto dall’amico Dorino Gusmeroli da assegnare al miglior passaggio, maschile e femminile, all’apice della salita: Bernard Dematteis e Giulia Oliaro.
Il traguardo di Santa Margherita di Torre Pellice ha messo fine alle sofferenze agonistiche registrando, nella gara maschile, il ritorno trionfale di Bernard Dematteis (Sportification – 1.05’38). Paolo Bert (Pod. Valle Infernotto) risale il gruppo dopo il minuto di handicap iniziale e giunge a soli 20 secondi dal vincitore. Uno strepitoso Fabio Bonetto (Atl. Val Pellice) conferma il periodo d’oro della sua carriera agonistica e chiude in 1.08’32”.
Il confronto tra le 20 qualificate atlete presenti si è risolto a favore di Silvia Camusso (Vigonechecorre 1.22’41”) al termine di un lungo confronto con Giulia Oliaro (Atl. Val Pellice 1.25’23”). Battaglia sportiva testa a testa con Giulia che prevale in salita e Silvia che recupera il distacco nel traversone di vetta. Un leggero infortunio, poi, frena l’atleta torrese nella parte finale. Completa il podio la terza posizione di Enrica Scapin fermando il crono a 1.31’33”.
Tutto si conclude alle ore 12,45 con il termine del cerimoniale di premiazione ed il ritorno a casa dei protagonisti a cullare ricordi e progettare nuove imprese sportive. E anche oggi l’Ikea può attendere…
La classifica su www.wedosport.net e sulla pagina Facebook del G.A.S.M. di Torre Pellice.
Carlo Degio
1° Maggio 2022 Villar di Bagnolo (CN)
Si è disputata domenica 1° maggio a Villar Bagnolo ( Cn) la prova unica regionale a staffetta di corsa in montagna. Splendida la localita'(Castello dei Malingri), bellissimo apprezzato da tutti, ma molto impegnativo il tracciato di gara, 48 staffette maschili e 24 femminili provenienti da tutto il Piemonte al via. Strapotere della Valle Varaita sia nei maschi che nelle femmine .Gia' al primo cambio i gialloneri che schieravano in prima frazione il campione italiano 2022 di cross junior Elia Mattio cambiavano in prima posizione sulla sorpresa della giornata i biellesi del Climb Runner, nelle altre due frazioni Simone Giolitti e Manuel Solavaggione incrementavano il vantaggio concludendo in 1h 12' 15", in seconda posizione il Climb Runner ed in terza l'Atletica Susa.12° assoluta e 2a staffetta master A l'Atletica Val Pellice con Massimo Bertone, Fabio Bonetto e Taziano Odino in 1h24' 53". 20a la squadra composta da Stefano Bonetto, Roberto Casu e Mauro Drua in 1h 31' 42". 25° posizione per Andrea Avondet, Vanni Avondet e Sandro Caffaratti in 1h 35' 49". 37° piazza per Giuseppe Gilardi, Christian Agli' e Maurizio Rovere, in 1h49' 42".
40a posizione per Mario Baudino, Augusto Roland e Giovanni Paone in 1h 53' 26". Nei master B maschili 6a posizione per Steni Ronchiato e Gianni Benecchio.Dominio della Valle Varaita anche nelle junior con Matilde Bagnus e Fabiana Valente ( tra l'altro terze assolute) 1h 02'47" e Nicolò Beitone e Luca Inaudi con il tempo di 57' 20" nei maschi. Cavalcata trionfale della campionessa italiana di corsa in montagna Francesca Ghelfi che con Martina Chialvo si aggiudicavano la gara femminile in davanti al Dragonero che schierava Elisa Almondo ed Eufemia Magro che terminavano la gara in 1h01'45.10"
Decime assolute e seconde master A le nostre Marina Plavan e Barbara Pocciati in 1h12'29", 15°a posizione per Daniela Leo e Cinzia Malan in 1h18'29"e 20a piazza per Marisa Pinnolini e Marina Polliotto in 1h 26'14".Terminate le premiazioni, per concludere in bellezza la bella giornata, si è dato il via al cosidetto terzo tempo dove l'Atletica Val Pellice l'ha fatta da padrone recuperando con abbondanti libagioni il sudore perso nella gara.
01/05/2022 Villar di Bagnolo (CN)
CAMPIONATO REGIONALE DI CORSA IN MONTAGNA – VILLAR DI BAGNOLO P.TE – 1° MAGGIO 2022
…OLTRE AL FATTO SPORTIVO…
Lo stupore di Leletta lo si legge tutto nel suo sguardo. Dall’alto del maniero osserva il sole iniziare il suo consueto viaggio giornaliero nell’esordio del 1° maggio; non una data qualunque ma il giorno della Festa del Lavoro, appena trascorsa la ricorrenza della Resistenza della quale Lei, Leletta D’Isola, era stata attrice protagonista in compagnia di Pompeo Colajanni e Ludovico Geymonat.
Le 6 e 30 del mattino sono l’ora del rientro nel fitto del bosco per caprioli, cervi e cinghiali che abitano le pendici dell’altura, non più pianura ma non ancora montagna, sulla quale si erge il Castello Malingri ed il giorno può avere inizio.
Al vero, qualche cosa di strano era avvenuto nei giorni precedenti: strani personaggi, dotati di adeguata attrezzatura, percorrevano i sentieri seminando bandierine e nastri di colore rosso ma tutto sembrava coerente con le storiche ricorrenze citate…e poi quell’arco con allusioni vagamente infernali… è pur vero che la Podistica Valle Infernotto compie 20 anni e quindi… potrebbe essere una festa conviviale!
Però… qualche cosa di strano c’è nell’aria. Non è neppure una consueta festa matrimoniale, che pure in questa località è consuetudine o il via vai degli amanti della natura che popola i boschi in cerca di salute e serenità interiore… è pur vero che la colorata fioritura dei rododendri che ingentilisce la severità della Casa Forte rappresenta una attrazione irresistibile ma… stamane c’è molto di più da osservare!
Un improvviso vociare risveglia il giorno nascente… i sentieri si animano di inconsueto… gruppi di persone risalgono pellegrinanti i sentieri con lo sguardo rapito dalla maestosa severità del Castello. I loro colori arricchiscono ulteriormente la splendida tavolozza della fioritura primaverile. Arrivano da tutto il Piemonte e portano in dote lo sguardo teso della fatica imminente!
Domenica 1° maggio 2022: al Castello Malingri del Villar di Bagnolo P.te si disputa in prova unica il Campionato Regionale Piemontese di Corsa in Montagna a Staffetta. Solo 6 i chilometri da percorrere e 300 i metri di dislivello da superare ma attenzione: il veleno viene somministrato a piccole dosi ma sa essere fatale!
I prati della sommità si colorano presto dei colori sociali delle 21 società rappresentate con la prevalenza del giallo-nero Varaitino, il blu del Dragonero, il bianco-verde della Valpellice, il verde Valsesiano, il rosso della pinerolese Baudenasca ed il rosso “infernale” dei padroni di casa. Non mancano all’appuntamento società novaresi, biellesi e delle lontane Valli Ossolane.
Alle ore 10, sotto un graditissimo sole primaverile, prendono il via le ostilità sportive tra le 80 staffette. Ci sono gli atleti ma c’è anche il popolo degli appassionati delle inutili fatiche che presidia soprattutto i tratti dove la fatica è maggiore: la sofferenza altrui genera tifo, genuino o sadico che sia.
Chi soffre per meno tempo sono i vincitori assoluti accomunati dagli stessi colori: il giallo-nero della Podistica Valle Varaita: Elia Mattio, Simone Giolitti e Manuel Solavaggione per gli uomini; Francesca Ghelfi e Martina Chialvo tra le donne. Poi ci sono i giovani e le loro speranze ed i colori non cambiano: Nicolò Beitone con Luca Einaudi e Matilde Bagnus e Fabiana Valente.
Chi soffre per più tempo o, forse, sceglie anche di farsi rapire dall’incantesimo dei luoghi e Daniela Bruno di Clarafond: lo sport è abitato e nobilitato anche dall’incedere lento e consapevole di chi, comunque, vuole essere protagonista di una memorabile giornata.
Sono da poco passate le 12 quando cessano le ostilità ed il popolo dei faticatori dell’inutile si immerge in ricordi, soddisfazioni e rimpianti. È finito il tempo dell’impegno fisico e prende spazio il confronto su cosa è stato e cosa avrebbe potuto essere però… il dado è tratto e giudici e cronometristi hanno emesso l’inappellabile sentenza!
Il proscenio della premiazione vale più del cospicuo monte premi da assegnare ai migliori. Quadretto inedito, incoerente e contrastante con la severità del Castello che domina l’intiera scena! Ci sono le parole federali del rappresentante della Fidal Graziano Giordanengo e della proprietà dell’incantevole luogo. C’è la sfilata dei protagonisti sportivi a ritirare il meritato premio integrato dal nettare del vino prodotto su quello stesso terreno che ha fatto loro versare gocce di sudore.
Leletta saluta gli inconsueti visitatori. La sua attività di Staffetta partigiana aveva come finalità la Libertà ed ha apprezzato tutti coloro che oggi sono saliti al Castello Malingri per un avvenimento sportivo rendendo il 1° maggio 2022 una domenica davvero indimenticabile.
I conclusivi bagordi conviviali della Atletica Valpellice hanno fatto da dissolvenza tra la vitalità dell’evento sportivo ed il ritorno al silenzio introspettivo del luogo. Cinghiali, caprioli e cervi potranno ritornare dal tramonto all’alba ad essere protagonisti assoluti. Anche il tasso potrà ritornare tranquillo alla sua tana senza quell’andirivieni sulla porta di casa che un po’ incominciava a preoccupare…
Carlo Degio, pensionato dell’ossimoro.